Domenica 30 agosto una giornata di forte maltempo tra vento e pioggia ha accolto a Lovari la Festa del Sacro Cuore di Maria.
Presso il Tempio della Fraternitá si è svolta la commemorazione dei caduti di tutte le guerre e in particolare dei caduti della Frazione, l’alpino Bacigalupi Terenzio e il carabiniere Pagliughi Sisto.

Una cerimonia intima, con i fedeli distanziati per le limitazioni del covid 19, ma uniti nella preghiera a Maria, celebrata da Don Emilio, il quale ha saputo riscaldare e emozionare i presenti con racconti anche personali legati al padre morto nella guerra mondiale.
<<Non è un buongiorno, ma un buongiorno dell’anima – ha esordito Don Emilio – dicendosi a suo agio in questo luogo cosi solitario e silenzioso, in cui la memoria è il carburante dei vivi e allo stesso tempo una domanda si ripropone dal passato : perché tanti innocenti sono nati per morire?>>
Sull’altare sono stati posizionati tre cappelli , in ricordo di tre alpini nativi e appassionati di Lovari : Pagliughi Mario – Paolo Casazza – Bacigalupi Arcangelo.
Presenti l’associazione Croce rossa di Rezzoaglio, il Maresciallo Giulio Montanari per i carabinieri di Santo Stefano d’Aveto, i gruppi alpini di Rezzoaglio e Santo Stefano D’aveto e le amministrazioni comunali di Rezzoaglio, Santo Stefano e Carasco.
Tra i momenti più emozionati della Messa vi è stata la lettura della preghiera dell’alpino e del carabiniere, seguiti dalla deposizione una corona di alloro alla lapide dei caduti con il veterano l’alpino Armando Cuneo e il maresciallo dei carabinieri

La giornata è proseguita al Circolo Lagin di Alpepiana con il pic nic conviviale offerto alla comunità e con il sole che è tornato a splendere mentre tornavamo a casa.
Chiudiamo con una frase di Papa Francesco dell’udienza del 2 settembre scorso : La pandemia è una crisi. Da una crisi si esce o migliori o peggiori. Dobbiamo scegliere noi. E la solidarietà è proprio una strada per uscire dalla crisi migliori, non con cambiamenti superficiali, con una verniciata così tutto è a posto. No. Migliori!
E con queste parole di speranza diamo appuntamento al prossimo anno.