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Festa Campestre al Rifugio Prato di Foppiano – 2 luglio

Domani, sabato 2 luglio torna la festa campestre al Rifugio Prato di Foppiano (1335m)

Ci troviamo in Alta Val d’Aveto, nel comune di Rezzoaglio immersi in splendide faggete di Alpepiana sotto le pendici del Montarlone (1500m) in cui sorge questo bellissimo rifugio con tavoli, panchine e area attrezzata per grigliate.

Un vero paradiso per le famiglie, un tuffo nel verde e nella tranquillità dove i bambini possono giocare e scoprire le bellezze del paesaggio.

La giornata inizia alle ore 11 (salvo modifiche)  con la S. Messa davanti al Rifugio, nelle vicinanze di una Cappelletta dedicata alla Vergine Maria.

A seguire pranzo curato dagli amici del Rifugio e dal Circolo Lagin di Alpepiana con penne al sugo, cosce di pollo (tipo asado), carne alla ciappa , vino, dolci e caffè.

In caso di pioggia sono previsti dei posti al coperto all’interno del rifugio e i tavoli esterni hanno una copertura.

Occorre assolutamente prenotare al n. 018585513

Nel pomeriggio alcuni monti nelle vicinanze meritano una visita come il Montarlone – Monte Oramara, se invece amate di più immergervi nella storia e nei vie dei paesi :Alpepiana – Lovari – Vicomezzano – Vicosoprano, con le loro particolarità sapranno catturare la vostra attenzione.

Eccovi alcune foto :

Area attrezzata
Cappelletta
Rifugio Prato di Foppiano
Pendici Montarlone

Come ARRIVARE:

In auto :  Arrivati a Rezzoaglio prendere la sp 586 e poi deviziazione per Alpepiana, superato il ponte, seguire la strada fino al Circolo Lagin. Svolta a sinistra per indicazione di lovari, e poi nuova deviazione per la salita sterrata che porterà Rifugio.

A piedi :

Segnavia due triangoli gialli partenza da Rezzoaglio – Ertola – Bivio Madonna del Prato – Lovari – Rifugio Prati di Foppiano  circa  2 ore e 45 minuti

Segnavia rombo – Ertola – Passo Ertola- Rifugio Prato di Foppiano  circa 2 ore 45 minuti

Segnavia croce gialla – Esola – Camporiundo -Passo Esola – Passo Ertola – Rifugio Prato di Foppiano circa 3 ore

In mtb :

Lato val trebbia – Casanova – Crescione – Passo Ertola – Rifugio Prato di Foppiano  1 ora e 30 minuti

Lato val d’Aveto – Lovari – Rifugio Prato di Foppiano   45/50 minuti

Mtb/escursioni
Orezzoli – Monte Dego -Rifugio Prato di Foppiano  circa 3 ore

I sentieri escursionistici sono curati dall’Associazione Osservatorio Raffaelli.

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La campana suonerà ogni sera per i caduti – 29/08/2021

Domenica 29 agosto a Lovari, frazione del Comune di Rezzoaglio si è svolta la Festa del Sacro Cuore di Maria, giornata in cui abbiamo ricordato i caduti della 2° guerra mondiale e in particolare della frazione : l’ alpino Bacigalupi Terenzio e il carabiniere Pagliughi Sisto.

In questa occasione è stata ripresentata alla comunità presso il Tempio della Fraternità la campana restaurata e con un nuovo impianto di automazione curato dalla ditta Giampaolo Picasso, discendenti di chi aveva fuso e creato la campana piú di 60 anni fa.

Per volontà degli abitanti di allora e del parroco e cappellano militare Don Antonio Pagliughi, la campana unica doveva suonare ogni sera commemorando tutti i caduti della grande guerra e invitando i superstiti alla preghiera ed a una sincera volontà di bene, per un’Italia piú unità e compatta, ad una vera fratellanza senza divisioni e distanze.

Il campanile è stato adornato a festa, con tre fasce di colore verde, rosso e bianco che scendevano sopra la campana. Il taglio del nastro è stato eseguito da due “madrine” da sempre presenti a questa cerimonia, Cuneo Rita e Ghirardelli Marcella.

I primi rintocchi della campana hanno suscitato qualche brivido tra i presenti.

Il parroco presente Don Emilio ha posto l’attenzione sull’importanza di tale restauro e ha sottolineato come questa campana scandisca i nomi di tutti i caduti, di tutte le persone e la bellezza di questo luogo. E’ seguita la S.Messa alla presenza dell’Amministrazione di Rezzoaglio, della Croce Rossa locale, dei gruppi alpini di Rezzoaglio, Santo Stefano e Rapallo, dell’Associazione carabinieri in pensione di Lavagna, del Consorzio Ospitalità Diffusa e dell’Osservatorio Raffaelli.

Nell’omelia Don Emilio ha parlato di Lovari, come di un luogo bello e solitario, in cui tutta la preparazione dell’evento non rimane nel nulla, ma nel cuore anche di chi non c’è piú. Molti sono i luoghi a lui cari, dove ogni anno si celebrano importanti avvenimenti e a cui sono legati incredibili ricordi, lontani dalle brutture del mondo di oggi.

Sempre intensa la lettura della preghiera dell’alpino e del carabiniere, per poi deporre la corona di alloro, al monumento ai caduti con il suono del silenzio militare.

Finita la celebrazione ci siamo spostati ad Alpepiana, presso il Circolo Lagin per il pranzo a base di piatti tipici avetani. Ai cuochi, ai camerieri e a tutto il circolo il nostro grazie, per il loro lavoro e la loro ospitalità. Appuntamento al prossimo anno, con l’augurio che la pandemia finisca e il suono della campana alle 20 di ogni sera possa accompagnarci e darci forza nelle nostre vite.

Riapertura sentiero Casanova – Passo Ertola – Passo Vallersone (rombo giallo)


Nel corso del mese di aprile siamo intervenuti sul sentiero con segnavia rombo giallo che sale da Casanova e giunge al Montarlone.

Questo sentiero è curato dall’Osservatorio Raffaelli, e fa parte dei percorsi del crinale Aveto- Trebbia

Siamo partiti dalla bella area di sosta che si trova sotto il Passo Ertola, dove si trova un ponte appena rifatto dal Comitato beni frazionali di Casanova.

Da lì ci siamo mossi in direzione Passo Ertola dove alcune piante sono cadute nel periodo invernale sul sentiero ostruendone il passaggio .

Questo breve tratto porta al Passo Vallersone, un bellissimo punto panoramico sulla val d’Aveto. Un piccolo respiro prima della rampa finale che porta alla vetta del Montarlone ⛰️

Per le mountain bike, dal Passo Vallersone al Passo Ertola la discesa è molto semplice e scorrevole e permette di ricollegarsi facilmente con altri sentieri vicinali.

Marzo : Recupero terreni

A marzo una fase iniziale con la neve e un successivo miglioramento del tempo ha portato a ricominciare a curare i terreni intorno al paese.

La scelta è ricaduta su alcune fasce ormai abbandonate da anni, in cui rovi e prugnoli, in parte caduti dal vento hanno invaso letteralmente ogni angolo.

Molto il legname recuperato, mentre ora le fasce presentano alcune caratteristiche tipiche liguri con i famosi muretti a secco, segno di un lavoro agricolo faticoso e stancante degli anni 40 e 50 del secolo scorso.

Si è concentrato anche del tempo nella pulizia intorno ad alberi da frutto, oramai invasi anche loro da rovi molto alti.

Ora al via alle potature, prima del lavoro negli orti

Febbraio 2023 : No al servizio a chiamata

Febbraio ha avuto un inizio e una fine con la neve, ma nel mezzo tanto ghiaccio.

La strada che da Alpepiana porta a Lovari si è trasformata in un’autentica pista di pattinaggio.

Le temperature rigide e soprattutto il passaggio di qualche veicolo in cerca di emozioni sulla neve ha creato questo disagio che si è protratto per qualche settimana.

La strada comunale che sale da Alpepiana, deviando dal Circolo Lagin, fa parte del servizio a chiamata con cui il Comune fa partire l’intervento solo dopo richiesta da parte dell’interessato.

Vi sono alcuni dubbi rispetto a questa scelta che è finalizzata a risparmiare qualche centinaio di euro per il servizio di spazzamento neve.

Primo appunto, sulla strada asfaltata vi sono alcuni residenti, qui non può esserci il servizio a chiamata, deve essere svolto a prescindere che loro chiamino.

Perchè non fare convenzione con città metropolitana dato che passano appena 50 metri sotto sulla provinciale 72?

Oppure perché non incentivare un residente che ha i mezzi meccanici per fare il servizio?

Perchè non portare del sale affinché si possa migliorare piú velocemente la viabilitá?

Sulla strada sterrata non essendovi residente chiedere al comune di Rezzoaglio di fare il servizio sarebbe egoistico e perciò si preferisce non chiamare. Ma questo risparmio viene investito sulla manutenzione della strada negli altri mesi?

Non sembra funzionare questo servizio a chiamata perchè non chiamano i residenti, come non chiamano quelli che a km di distanza non sanno in che condizioni sia il manto stradale.

È brutto constatare che con una viabilitá apparentemente normale, potrebbe esserci un minimo di turismo anche in inverno in queste zone, per chi ricerca qualcosa di diverso dalle solite mete piú gettonate.

Una chiamata forse allunga la vita, qui invece amplifica l’oblio.

Gennaio 2023

Buon anno, un 2023 iniziato con un tempo stabile e con la possibilità di qualche lavoro intorno al paese e con la presenza confermata dei cavalli, ormai nostri amici fraterni.

Dalla metà del mese è arrivata finalmente la neve, con paesaggi inbiancati, strada che è diventata subito una pista di ghiaccio.

Tempo per ciaspolate sui sentieri, nel silenzio di una natura che sa aspettare, mentre il tempo si ferma, godendosi il sole che sa riscaldare mattinate iniziate pesantemente con il segno – .